La batteria auto scarica è una delle paure più temute dagli automobilisti. Restare in panne per strada e dover chiamare un carroattrezzi è, senza dubbio, uno spiacevole disagio. Però con piccoli accorgimenti ma anche con l’utilizzo di strumenti innovativi può essere tenuta sotto controllo. Ma se la batteria è scarica, ecco allora alcuni consigli utili.
Batteria auto: come funziona
La batteria accumula elettricità per un utilizzo futuro. Come spiega Varta, la batteria eroga elettricità non appena si crea un circuito tra il polo positivo e quello negativo. Processo che si genera quando un carico che necessita di elettricità, ad esempio la radio, viene collegato alla batteria.
L’anima di un accumulatore
Il cuore è composto da due elettrodi, uno positivo ed uno negativo, immersi in un elettrolita (sostanza che in soluzione si suddivide in ioni). L’obiettivo è accumulare energia elettrica e rilasciarla sotto forma di corrente continua. Sulle automobili, lo scopo della batteria consiste nel permettere l’avvio del motorino di avviamento mediante una piccola scarica e di mantenere, nel contempo, attivo l’impianto elettrico.
Sintomi
Diverse possono essere le cause di una batteria scarica. Dalla dispersione di corrente, all’alternatore guasto fino a dimenticare i fari accesi, la radio o le spie del quadro strumenti. Sulle vetture di nuova generazione, però, può accadere che la batteria auto si possa scaricare a causa del frequente utilizzo della connessione Bluetooth. Ma una delle cause maggiori è collegata alla longevità della batteria. Con il passare degli anni, gli accumulatori perdono di efficienza e potenza, inficiando le prestazioni della carica. Man mano che la batteria si scarica, le piastre di piombo diventano chimicamente più simili, l’acido si indebolisce e la tensione diminuisce. Alla fine la batteria auto è talmente scarica da non poter più generare la giusta elettricità per mettere in moto la propria automobile.
Se la batterie non avvia
In questo caso vuol dire che è scarica completamente. Una batteria che si è semplicemente scaricata (per le cause e motivazioni sopradescritte) si può ricaricare e riportare alla sua piena operatività. In caso contrario, se un accumulatore è giunto ormai alla fine della sua vita, non si può più ricaricare abbastanza da riportarla alle performance originali. In tal caso bisogna provvedere alla sostituzione della batteria scarica.
Come capire se è scarica
Per capirlo in modo preventivo, ci sono sul mercato dei dispositivi che corrono in aiuto dell’automobilista. E’ il caso, ad esempio, del morsetto intelligente di MTA. Uno strumento con sensore integrato che misura corrente, tensione e temperatura della batteria auto, monitorandone costantemente lo stato di carica. Esso è in grado di comunicare, anticipatamente, all’automobilista quando la batteria è a rischio. Lo fa con un alert che comparirà direttamente sul cruscotto della vettura. Si può, però, tenere sotto controllo il livello dell’acido in questo dispositivo elettronico. Come? Con il densimetro: attrezzo, a forma di siringa, che preleva l’acido e lo analizza, fornendo all’automobilista delle indicazioni utili sullo stato della batteria. Poi c’è il cosiddetto ‘occhio magico’. Molte delle batterie che vengono montate sulle auto hanno una piccola fessura sul coperchio della batteria. I colori che appaiono sono tre. verde, batteria carica, nero, indica batteria da ricaricare, e infine bianco, vuol dire che essa va sostituita.
Come ricaricarla: consigli utili
Innanzitutto leggere prima ed attentamente le istruzioni del proprio caricabatterie. E poi seguire determinate precauzioni in termini di sicurezza. Così come suggerisce Varta:
1) Indossare sempre una protezione adeguata per occhi, viso e mani.
2) Caricare sempre le batterie in un ambiente adeguatamente ventilato
3) Mantenere le valvole di sfogo ben chiuse e a livello.
4) Spegnere il caricatore e il timer (impostare su OFF) prima di collegare i cavi alla batteria per evitare pericolose scintille
5) Non cercare mai di caricare una batteria visibilmente danneggiata o gelata
6) Collegare i cavi del caricatore alla batteria; il cavo rosso positivo (+) con il polo positivo (+) e il cavo nero negativo (-) con il polo negativo (-). Se la batteria è installata nel veicolo, collegare il cavo negativo al blocco motore che fungerà da massa
7) Assicurarsi che il blocchetto dell’accensione e tutti gli accessori elettrici siano spenti (se il veicolo ha una massa positiva, collegare il cavo positivo al blocco motore).
8) Accertarsi che i cavi del caricabatterie che devono essere collegati alla batteria non siano rotti, logori o allentati
9) In caso in cui la batteria si scalda, o si verifica una violenta emissione di gas o una fuoriuscita di elettrolito, ridurre la velocità di carica o spegnere temporaneamente il caricatore
Se il problema è elettrico
Qualora l’alternatore o un altro componente del sistema elettrico è danneggiato, la batteria non si ricaricherà, Nemmeno se la si porta da un elettrauto. In questo caso, bisogna far controllare il sistema elettrico prima di sostituirla: qui potrebbe nascere e nascondersi il problema. Se, infatti, nel sistema c’è un componente difettoso, prosciugherà anche la batteria nuova che continuerà a scaricarsi in maniera frequente.
Lunga vita alla batteria!
E’ possibile garantire una longevità alla batteria della nostra automobile. Per assicura la massima durata, la temperatura di conservazione media annuale dovrebbe essere di 15°C, mentre la temperatura di conservazione a breve termine non deve superare i 25°C: in caso contrario la durata della batteria potrebbe ridursi. Per prima cosa bisogna disinstallare, in maniera sicura, la batteria dalla propria vettura, individuare un luogo fresco e asciutto nel quale riporla e conservarla. Assicurarsi, poi, che la batteria sia completamente carica e ricaricarla ogni 2 mesi circa. Bisogna stare, inoltre, attenti ad eliminare con cura dai poli eventuali prodotti della corrosione che possono inficiare la potenza della batteria e presentare dei pericoli. Essi vanno asportati, spazzolando poli e morsetti con una soluzione diluita di bicarbonato di sodio e acqua. Infine, applicare un grasso per poli anti-ossidante prima di ricollegare e avvitare i morsetti.
Sai rimuovere da solo la batteria auto?
L’operazione consta di 3 passaggi:
1) Innanzitutto rimuovere il morsetto del cavo di massa. Precauzione che eviterà danni ai fili elettrici e/o alla batteria in caso di “collegamento a massa” accidentale con gli attrezzi. Per staccare i cavi della batteri, è necessario usare una chiave a croce o a forchetta della idonea misura. Il cavo di massa va pulito e stretto. Così come va stretto anche il relè dello starter e i cavi dello starter.
2) Verificare se sul supporto della batteria ci sono segni di danni o di corrosione. Assicurarsi che il supporto e gli elementi di fissaggio siano in buone condizioni meccaniche e non presentino segni di corrosione. In tal caso pulirle con acqua (con aggiunta di un po’ di ammoniaca per uso domestico o bicarbonato di sodio) e poi strofinare con una spazzola dura. Ricordarsi poi di asciugarle e verniciarle. Attenzione, però a non verniciare i poli della batteria.
3) Pulire e stringere il cavo di massa. Stringere il relè dello starter e i cavi dello starter.
Ogni quando cambiare la batteria auto
La durata media di una batteria oscilla, generalmente, dai 3 ai 5 anni di vita. Non c’è una cadenza fissa nell’operazione di sostituzione. Logicamente la sua durata nel tempo dipende dall’impiego che se ne fa. Se si registrano segnali di batteria auto scarica già dopo i primi anni di vita, bisogna correre ai ripari. Potrebbe essere ipotizzabile un guasto e dunque una sostituzione dell’accumulatore.